Datong, 2001. Qiao e Bin gestiscono una bisca, finché un agguato attenta alla vita di Bin. Per salvarlo Qiao spara in aria e viene arrestata. Uscirà di prigione cinque anni dopo, ma Bin ha cambiato vita a Fengjie e non vuole più vederla. L'autoreferenzialità è parte integrante del cinema d'autore. Spesso costituisce una cifra stilistica o una chiave interpretativa, anziché un difetto. Nel cinema di Jia Zhang-ke l'elemento ricorsivo-riflessivo ha guadagnato sempre maggiore importanza, fino a un film in cui è possibile leggere in tralice l'intero suo percorso di cineasta, come I figli del fiume giallo.