Flipper Purify, un giovane e rampante architetto di colore, sposato felicemente ad una mulatta, Drew, e con una figlia che adora, ha una nuova segretaria, Angie Tulli, bianca, figlia di immigrati italiani, orfana di madre e praticamente costretta a far da serva al padre e a due fratelli. E' fidanzata con Paulie Carbone, che vive col padre anziano e vedovo, un despota possessivo, autoritario ed egoista. Tra Flipper ed Angie nasce una "love story" quanto mai burrascosa, sia per l'aperta ostilità delle due famiglie e comunità di appartenenza, sia per le tensioni psicologiche che la situazione viene a poco a poco a creare tra i due. Mentre la moglie di Flipper caccia il marito platealmente, il padre di Angela la picchia brutalmente. I due affrontano via via diverse situazioni (in un ristorante frequentato da neri, o durante un controllo della polizia), dove i termini usuali del razzismo, ma non quest'ultimo, sembrano rovesciati. A ciò si aggiunge il dramma di Gator, fratello maggiore di Flipper, tossicodipendente sempre in cerca di denaro per procurarsi il micidiale crack, la droga dei poveri. Scioccato ma stimolato dalla nuova situazione, Flipper, che è andato ad abitare coi genitori, un ex pastore battista e una casalinga, decide di lasciare la ditta per cui lavora e mettersi in proprio, mentre Angie, che ha lasciato uno sconvolto ed incredulo Paulie, va a stare da un'amica. Flipper affitta addirittura un appartamentino nel Village, ma il menage è continuamente attraversato da folate di tensione o di razzismo esplicito o strisciante, fino all'inevitabile epilogo: Flipper confessa alla donna la sua incapacità a continuare ed i due si lasciano, con molta amarezza. Angie fa ritorno al quartiere ed alla famiglia d'origine, ma non ritrova Paulie, che è invece attratto da una bella ed intelligente ragazza di colore, Orin. Gator, in preda ad una crisi, mette a soqquadro la casa in cerca di soldi terrorizzando la madre finchè il padre, esasperato, lo uccide con un colpo di rivoltella. Flipper torna ad incontrare la moglie, che ancora però non crede del tutto al suo ravvedimento.