Nella seconda metà dell'Ottocento vive a Londra il giovane John Merrick, cui una malattia molto rara, la neurofibromatosi, ha dato sembianze mostruose. Esposto come "uomo elefante" nel baraccone di un alcolizzato, Bytes, che campa sfruttando la sua mostruosità e lo tratta come una bestia, Merrick viene scoperto da un chirurgo del London Hospital, il dottor Frederick Treves, che convince Bytes a cederglielo per qualche tempo, in modo da poterlo studiare e curare. Portato in ospedale e presentato a un congresso di scienziati, John si rivela ben presto, agli occhi di Treves, come un uomo di intelligenza superiore, di animo raffinato e sensibile. Mentre a lui si interessano sinceramente gli aristocratici londinesi, la principessa Alexandra, la famosa attrice di teatro Madge Kendal, il fuochista dell'ospedale, in cui Merrick ha ottenuto di poter vivere per sempre, tenta di sfruttare la sua presenza mostrandolo a pagamento a gente in cerca di emozioni. La notte stessa in cui John subisce un'incursione di avvinazzati e di donnine, condotti nella sua stanza dal fuochista, Bytes riesce a entrare non visto in ospedale e a riprendersi "il suo tesoro", come egli chiama Merrick. Portato sul continente, il poveretto viene di nuovo esibito come una curiosità da baraccone, picchiato, rinchiuso nella gabbia delle scimmie. Mossi a compassione, finalmente, alcuni suoi compagni di "lavoro" lo liberano e John, il volto coperto da un cappuccio, torna a Londra, dove viene di nuovo ospitato in ospedale. Morirà dopo aver conosciuto la gioia di essere ospite in teatro di Madge Kendal, per aver voluto dormire come un uomo normale: soffocato, cioè, dal peso della testa.