Un serial killer nella londra anni settanta. Per il suo 52° film, Hitchcock tornò nella sua vecchia e cara Inghilterra, nella quale non girava un film da oltre vent’anni. L’intreccio, costruito su uno psicopatico strangolatore di giovani donne, non s’interroga sul “chi è l’assassino”, perché questi ci viene presentato dopo poche scene del film. Il fascino della vicenda sta piuttosto nel gioco di scambi (l’uomo accusato al posto del colpevole, come ne Il ladro con Henry Fonda), in quel misto di seduzione e paura che “l’uomo con la cravatta” esercita sulle sue vittime. Questo film, benché non fosse certo uno dei migliori “Hitchcock”, ebbe un grande successo al Festival di Cannes, dove il cineasta venne acclamato finalmente come grande autore. Benché già settantaduenne, Hitch non rinunciò affatto né alla sua ironia, né alla capacità di creare situazioni di terrore. Questa volta però, invece, delle sue bellissime ed algide bionde, i ruoli femminili sono appannaggio di donne “normali”, necessarie ad inserire il killer in un contesto urbano “ordinario” e, allo stesso tempo, folle. Girato quasi interamente negli studi londinesi di Pinewood, Frenzy mantiene le caratteristiche tipiche del cinema di Hitchcock e indimenticabile rimane il lungo carrello all’indietro dalla porta che si chiude, fino alla strada, che non mostra, ma che evoca con maggior tensione l’assassinio nella camera del killer. Negli extra del DVD il consueto documentario making of, sempre molto interessante, fotografie, trailer e note di produzione. Lingue e sottotitoli adeguati, come per tutti i film della Collection.