A Montalbano il conto del decesso di Enea Silvio Piccolomini non torna come l’incidente che vorrebbe apparire. Cieco e malandato, viveva in una casetta fuori Vigàta, solo con il fedelissimo cane Orlando, fornitogli solennemente da un’opera pia presieduta dall’ingegner Di Stefano. La perdita di gas apparentemente all’origine della sua morte è stata veramente fortuita? E l’opera dell’ambiguo Di Stefano è poi tanto pia quanto onesta pare?