Il vecchio capomafia Tano u greco rivela a Montalbano l’esistenza di una grotta piena d’armi. Nella grotta c’è anche una camera segreta, e nella camera i resti di un misterioso duplice delitto lontano più di cinquant’anni, ritualizzato in una messinscena dalle suggestioni mitologiche. Quanto basta per stuzzicare il fiuto di Montalbano, per nulla scoraggiato dall’avvertimento mafioso che lo ferisce gravemente. Piano piano, le tracce portano a Lisetta Moscato e al suo cugino primo Lillo Rizzitano: protagonisti di una storia sepolta, ma non ancora morta.