A Montalbano stavolta sembra di essere catapultato in una situazione d’altri tempi. Le famiglie mafiose dei Sinagra e dei Cuffaro hanno ripreso a sparare e a darsi battaglia. Il primo a cadere è Angelo Bonpensiero, braccio destro del capofamiglia Lillino Cuffaro in quanto marito della di lui figlia Mariuccia. In ossequio alla par condicio, i Cuffaro si vendicano uccidendo Michele Zummo, nipote del vecchio don Balduccio Sinagra. Siccome Montalbano non è convinto che si tratti della solita faida mafiosa, il questore gli sottrae l’indagine e così Montalbano si concentra su un altro caso: proprio la notte in cui è morto Angelo Bonpensiero è scomparsa una ragazza ucraina, Eva Ljubin. Seguendo le tracce della ragazza, e mentre la guerra di mafia continua, Montalbano capisce che la sera in cui è scomparsa Eva stava scappando da qualcuno che la inseguiva, forse perché voleva ucciderla, ed è caduta dalla padella nella brace. Montalbano ha quindi due pensieri fissi nella testa: salvare Eva e capire chi è che ne voleva la morte. La soluzione la troverà proprio in quella guerra di mafia dalle cause antiche, antiche come l’amore.