1957. Max, già ufficiale delle SS addetto ai campi di sterminio, svolge in un albergo di Vienna le mansioni di portiere di notte, perchè si vergogna della luce diurna. Non così altri suoi ex colleghi, orgogliosi del loro passato, intenti a reperire e far scomparire documenti e testimoni compromettenti. In albergo giunge Lucia, una ex deportata ebrea, corrotta da Max e ora sposata a un direttore d'orchestra americano. Ossessionato dai ricordi, basta a Max una minima provocazione per reimmergersi nelle rievocazioni di orrori e abiezioni con deviazioni sessuali d'ogni genere. Anche Lucia è coinvolta nei ricordi, dai quali scaturisce e divampa una insana passione. Sapendola ricercata a morte quale teste pericoloso, Max si licenzia e si barrica con lei nel proprio appartamento, dove l'isolamento e l'esaurirsi del cibo provocano risse, sfinimenti e furori erotici. In un tentativo di evasione, vengono abbattuti da Bert, un ballerino omosessuale ex amante di Max.