Giappone, XVII-XVIII secolo. Una nave imperiale con a bordo un ingente carico d'oro naufraga per mano di Tatewaki, capo del clan dei Sabai, addossando poi la colpa agli abitanti di un piccolo villaggio costiero. Ignaro di chi sia il vero colpevole, l'imperatore ordina il massacro di quella popolazione in realtà innocente. Sdegnato per quanto accaduto, Magobei, cognato di Tatewaki, intende impedire che la cosa si verifichi ancora, mettendosi contro il parente e abbandonando il clan di appartenenza. Un funzionario di corte, intanto, indaga sulla faccenda offrendogli aiuto.