Il docufilm, detto anche “Genamore”, prodotto da Plays e Grazia Volpi con una troupe del Centro Sperimentale di Cinematografia, si basa su 30 ore di intervista all’americanista Fernanda Pivano. Ottavio Rosati lo dirige a Roma tra il palazzo di Trastevere descritto nel romanzo “La mia kasbah”, la John Cabot University, il Senato e a San Pietro, nell’anno del Giubileo. Lorenzo Perpignani nel ruolo di uno studente interroga la Pivano su quattro generazioni di scrittori trasgressive e sulla differenza tra beat, hippie e yippie.