Un baronetto inglese, Sir Alan Cunnigham, reduce da un clinica psichiatrica nella quale era stato ricoverato dopo aver ucciso la moglie Evelyn, sorpresa in flagrante adulterio, fa ritorno al suo castello. Ossessionato dal ricordo della moglie, egli prende ad ospitare nel maniero giovani prostitute dai capelli rossi (come la defunta consorte) che uccide dopo averle sottoposte a crudeli torture. Successivamente, innamoratosi di Gladys, una spogliarellista, la sposa. La vita dei due coniugi scorre tranquilla, fin quando il fantasma di Evelyn appare nel castello ed alcuni ospiti trovano la morte in circostanze misteriose. Nuovi avvenimenti sopraggiungono a sconvolgere ancor più la mente di Alan: dapprima, il cadavere di Evelyn scompare dalla sua tomba; poi, una nuova apparizione della stessa Evelyn (che in realtà è Gladys, abilmente camuffata), provoca una terribile crisi nel baronetto, che viene nuovamente ricoverato in una clinica. Quest'ultimo evento determina l'apertura del testamento di Alan, di cui beneficiano Gladys e George, cugino del baronetto. Questi, che con la collaborazione di Gladys e di una giovane prostituta, aveva architettato tutta l'abile messinscena per ereditare le sostanze del cugino, riesce a sbarazzarsi anche delle due complici, ma viene scoperto da Alan, sopraggiunto insieme al suo medico curante, e consegnato alla polizia.