Due studenti pagano l'acquisto di una modesta cornice (per loro assolutamente inutile) con un biglietto falso da 500 franchi. La proprietaria del negozio esita, ma alla fine accetta la banconota che il marito, riconosciutala come falsa, unisce ad altre, con le quali fa pagare dal commesso Lucien alcune fatture consegnategli da Yvon, un bravo ed onesto lavoratore. Mentre la madre di uno dei ragazzi, una ricca borghese, si reca al negozio e tacita la padrona con del denaro, Yvon č colto dalla polizia nell'atto di pagare un cognac con il fatale biglietto. Protestando la propria innocenza e condotto nel negozio, egli si trova inopinatamente davanti ai dinieghi ed alla omertā dei proprietari e del commesso Lucien. In tribunale, Yvon sarā condannato, anche per la ferma testimonianza di Lucien, a tre anni di prigione; lā verrā a sapere della morte della propria bambina e dell'abbandono della moglie. Egli tenta allora il suicidio, mentre gli cresce in cuore un freddo odio per Lucien che lo ha ingiustamente accusato (e che intanto, da parte sua, ha scassinato la cassaforte del suo datore di lavoro). Uscito di prigione ed ormai solo, Yvon uccide per una manciata di franchi una coppia che gestisce un modesto alberghetto parigino. Poi segue passo passo il rientro a casa di una donna anziana, appena uscita da un ufficio postale dove ha ritirato la pensione, che dā da vivere a lei, al padre e a due altre persone di famiglia, una delle quali paralizzata. La donna lo accoglie in casa: essa apprende che Yvon č un assassino, ma si cura di lui, dandogli da mangiare e da dormire. Una notte, come colto da un "raptus", il giovane fa un massacro di tutti i suoi ospiti, eliminandoli nel sonno a colpi di accetta. Poi, proclamandosi colpevole, si consegna alla Polizia.