In un caffè parigino, il generale Terry e personaggi politici americani discutono sui danni effettuati dalla massiccia presenza di indiani di varie tribù e decidono di chiamare il gen. George A. Custer. Questi si presenta in assetto di guerra e, smanioso, vorrebbe attaccare Toro Seduto e i suoi; ma viene trattenuto. Nel frattempo, spiati da un professore di antropologia nonché dalla guida indiana Mitch, gli indiani si armano; vengono effettuate repressioni e crudeli esecuzioni capitali. Custer, intanto, si innamora della crocerossina Marie-Hélène de Boismontrais. Nel giorno fissato il gen. Custer, ripetendo gli errori della battaglia di "Little Big Horn" ove il Settimo Cavalleria rimase sterminato, non attende il congiungimento con il gen. Grant di cui è rivale, e attacca gli indiani che lo accerchiano con masse sapientemente disposte, ne sterminano completamente le forze e lo uccidono. Terry guarda da lontano e si affretta a vendere le azioni della ferrovia in costruzione. Gli indiani lasciano la grande vallata riversandosi a migliaia verso Parigi.