Tre astronauti americani, dopo un viaggio a bordo di una nave spaziale che li ha fatti avanzare nel tempo per duemila anni, approdano su di un pianeta popolato da una società barbarica: un piccolo impero retto da scimmie evolute, nel quale gli uomini - privi di parola e di intelletto - sono considerati nè più nè meno che come bestie. Uno solo dei tre astronauti, Taylor, riesce a sopravvivere a una battuta di caccia delle scimmie. Imprigionato, è fatto oggetto di molte attenzioni da parte di due giovani scimmie intellettuali che intendono servirsi di lui per dimostrare che la scimmia discende dall'uomo. Questa teoria evoluzionistica alla rovescia cozza però contro la fanatica opposizione di un vecchio scimmione gran sacerdote, che fa condannare per eresia i due protettori di Taylor. L'astronauta, dopo aver sofferto ogni genere di umiliazioni, riesce a fuggire in una zona inaccessibile alle scimmie, e qui fa un'orribile scoperta: quel pianeta misterioso sul quale è approdato non è altro che la Terra; i duemila anni trascorsi hanno visto gli uomini distruggersi tra loro con l'atomica, degradarsi al livello di animali e cedere il posto alle scimmie.