Charles Serking, poeta conferenziere, vaga da una città all'altra dell'America, invitato a tenere discorsi o a recitare improvvisate composizioni su diversi argomenti. Ma si muove a fatica e controvoglia: soltanto Los Angeles è un luogo ideale per una vita disordinata e senza schemi, come la sua. Los Angeles con il sole, il mare, i deserti quartieri periferici, i bar dove è possibile nascondersi, evitare la realtà esterna e il contatto con gli altri. Cosi' ogni giorno comincia e finisce con in mano una lattina di birra o una bottiglia di vino: in mezzo poco altro. Ora la nevrosi latente conduce Serking a violenti litigi con la ex moglie, che gli paga l'affitto di casa, ora un'illusoria ricerca della novità gli fa seguire una donna vista per strada fino a rimanerne egli stesso preda e vittima e a finire in prigione, ora un disperato bisogno di equilibrio esistenziale si riversa in poesie scritte di getto ad una arrugginita macchina per scrivere o annotate su foglietti il piu' delle volte destinati a perdersi. Chi è dunque Charles Serking? Un poeta, un artista o un relitto umano? Nemmeno lui è in grado di dirlo: forse è soltanto un uomo che aspira ad una vita diversa, ad una dimensione interiore piu' calma e pacificata. Un traguardo impossibile, che sembra all'improvviso avvicinarsi, quando nel solito bar Serking incontra Cass, una donna come lui alla deriva, una prostituta, ma dallo sguardo misterioso e affascinante, la "ragazza piu' bella della città". Il rapporto che subito li lega è l'esatto contrario di cio' che i due vorrebbero: piu' cercano pace, riposo, tranquillità, piu' l'ansia li divora, tensione e soddisfazione li mettono l'uno contro l'altra, fino a sfociare in Cass in una volontà di lenta autodistruzione fisica. Serking è sconvolto dal senso totale di rinuncia di cui è preda Cass, e cerca di fuggirne, prima cercando il contatto con una donna del tutto diversa, corpulenta e sanguigna, poi passando la notte in un dormitorio pubblico per poveri e mendicanti, infine accettando l'invito di una casa editrice a recarsi a New York. Ma qui le residue illusioni svaniscono: il lavoro dietro la scrivania non è sopportabile, scrivere poesie su ordinazione è un assurdo controsenso, il clima freddo di New York rende tutto piu' arduo e difficile. Serking torna a Los Angeles, cerca Cass, gli dicono che si è uccisa, tagliandosi la gola. Che fare a questo punto? A chi rivolgersi? L'ultimo rifugio per Serking è di nuovo vicino al mare, nella vecchia pensione dove da giovane scrisse i primi componimenti poetici. E di fronte al mare tutto ricomincia, o tutto finisce: una ragazza si avvicina, riconosce il poeta, gli chiede una poesia. Il poeta la guarda, esita, poi pronuncia alcuni versi, cercando disperatamente di aggrapparsi all'acerba giovinezza della sua ammiratrice. Ma è la speranza di un attimo, forse l'equilibrio interiore non esiste e in questo mondo l'unica saggezza rimane la follia.