La tormentata e struggente storia d’amore tra Tristano, erede del capo delle tribù britanniche, e Isotta, figlia del re d’Irlanda, si intreccia armonicamente, in questa produzione di Ridley Scott per la regia di Kevin Reynolds, con le battaglie riguardanti l’inevitabile conflitto tra i due opposti schieramenti.
Il mito dei due amanti, interpretati dai giovani James Franco (Spider-Man 1 e 2, The company), nei panni di Tristano e Sophia Myles (Oliver Twist, La vera storia di Jack lo squartatore), in quelli di Isotta, appare in secondo piano rispetto all’ottima ricostruzione epico-storica, proposta dal già rodato per questo genere di film Kevin Reynolds (sua è la regia di film quali: Il conte di Montecristo, Waterworld, Rapanui, Robin Hood principe dei ladri). Tristano&Isotta porta in primo piano le battaglie e la cruda violenza rituale, gli intrighi tra inglesi e irlandesi e la lotta per il potere. Il produttore non a caso è Ridley Scott, specializzato in film epici e in grandi produzioni quali Il Gladiatore e Le Crociate.
I principali clan inglesi pianificano una coalizione per far fronte alle forti pressioni belliche dell’Irlanda, ma le truppe nemiche attaccano di sorpresa compiendo una carneficina. Rimasto orfano, il giovanissimo Tristano verrà cresciuto da Lord Marke, potente signore a capo della lega di tribù britanniche.
Anni dopo, il rampante Tristano, ferito in battaglia, arriva sulle coste dell’Irlanda in fin di vita, dove verrà curato in segreto da Isotta, figlia del re d’Irlanda. I due giovani s’innamoreranno, e il loro sentimento travolgente finirà per influenzare il corso degli eventi, bellici e non, tra le due potenze in guerra.
Un amore tragico e un destino fatale, la violenza e la crudeltà delle scene belliche che restituiscono fedelmente l’immagine di due popolazioni appena uscite dall’età barbarica, una magnifica fotografia; questi elementi, uniti a molto altro, lasciano lo spettatore inevitabilmente senza respiro per tutta la durata del film.