Abbandonati i rispettivi coniugi e figli, Simon, un archeologo, ed Elisabeth, che lavora in un gabinetto scientifico, vivono da alcuni mesi la loro vicenda d'amore. Gente razionale (ed atei dichiarati tutti e due) per essi null'altro esiste che il loro intenso rapporto umano. Un giorno Simon ha un malore ed il medico, chiamato dalla donna, allarmatissima, ne constata la morte. Senonché, dopo pochi momenti dalla diagnosi, Simon ricompare in salotto davanti ad Elisabeth, ancora sconvolta per l'accaduto. Un caso, non insolito, di morte apparente, dopo di che Simon riprende il suo lavoro e tutto continua come prima. Ma qualcosa è mutato in lui: egli parla spesso di talune sensazioni avvertite durante quella pausa della vita, della bianca luce che l'ha avvolto e dell'impressione di "felicità" provata. Razionale com'è, Simon non annette il minimo significato o la minima implicazione spirituale allo straordinario momento vissuto, ma certamente l'evento lo induce a riflettere. I due sono amici di Jerome e di sua moglie Judith, che esercitano entrambi la funzione di pastore nella Chiesa protestante del vicino paese. Il caso Simon viene proposto a più riprese, ma non certo risolto con spiegazioni soddisfacenti (anche se Jerome sembra ancorato ad idee più ferme ed oggettive e sua moglie è più possibilista). Simon va ancora soggetto allo stesso fenomeno, talché l'idea della morte si insinua in lui in maniera sempre più allarmante. E finalmente muore. Angosciata e straziata, Elisabeth fa al defunto una solenne promessa: lo seguirà nella tomba, suicidandosi per un estremo gesto d'amore. Grado a grado la donna matura il suo divisamento. Un giorno essa apprende da Judith che tra questa e Simon ci fu, quando i due erano poco più che adolescenti, una vicenda d'amore, culminata con un maldestro tentativo di duplice suicidio. Ora Judith è tranquilla con Jeremy, anche se ammette che una nostra vita del tutto animalesca (e felice) esista, né si sente di escludere che, in futuro, essa stessa potrebbe lasciare il marito per un nuovo rapporto amoroso: perché l'amore è più forte di tutto, morte compresa. Ed è appunto rafforzata in questa idea che Elisabeth si ucciderà: per raggiungere Simon e conseguire con lui e unita a lui quella sensazione di "felicità", di cui lui stesso le aveva parlato.