Hélène, divorziata dal marito e amante di Michael, deve accompagnare presso la nonna, fuori Parigi, per le feste di Natale il figlioletto Bernard. Michael, rimasto solo, incontra sul pianerottolo dell'alloggio di Hélène la sua padrona di casa: è Marie, che gli ricorda vagamente qualcuno. Incuriosito e recatosi all'appartamento della donna (è la figli giovanissima, Jacqueline, che gli apre la porta), Michael scopre che Marie altri non è che una sedicenne molti anni prima da lui posseduta al mare. Subito il rapporto tra i due viene ripreso, spesso presente la ragazza ma, al mattino seguente, Michael si ritrova saldamente legato al tetto. Marie gli dichiara apertamente di non volere che egli se ne vada, come all'improvviso fece a suo tempo. E con ciò comincia l'allucinante avventura del disgraziato, che le due donne complici in questo, ma allo stesso tempo rivali (anche Jacqueline fa presto ad innamorarsi di lui), sono ben decise a tenere prigioniero. Egli viene umiliato e baciato, percosso e perfino accoltellato da Marie, ovviamente una mezza pazza. Hélène tempesta di telefonate la segretaria di Michael, ma Marianne è all'oscuro dei movimenti del suo principale. Tutti i tentativi di Michael per liberarsi sono inutili; egli tenta anche di far credere alla ragazza di amare lei e non la madre, ma questa sorprende i due e la sua reazione è violenta. Jacqueline lega allora Marie con un lenzuolo al solito letto, dove l'uomo è assai grave (la profonda ferita all'addome si è ormai infettata) e i tre restano insieme in un orrido legame di abiezione e di morte, proprio mentre Hélène che ormai ha scoperto nelle mani del bambino la patente di guida di Michael (Bernard, penetrato per riprendere un giocattolo in casa di Marie, l'ha trovata su di un tavolino), suona angosciata a quella porta - a pochi metri dalla sua - al di là della quale ella sa esservi l'amante.