Gianni e Pinotto, commessi viaggiatori, durante un giro d'affari capitano in una turbolenta città del West. Dopo aver assistito a scene di violenza, Pinotto tira fuori il revolver e spara un colpo in aria. In quel momento precipita da una finestra il corpo di un uomo, ch'è stato ucciso con un colpo in fronte. L'uomo era mal visto e per quanto Pinotto s'affanni a dichiarare che non è stato lui ad uccidere, tutti si congratulano con lui per il bel colpo. Sopraggiunto uno dei maggiorenti, Pinotto, in base agli usi locali, è condannato ad assumersi il mantenimento della numerosa famiglia dell'ucciso e il carico di tutti i suoi debiti. Così il malcapitato deve lavorare come un negro, sopportando le angherie della vedova dell'ucciso, donna battagliera e bisbetica. Pinotto, esasperato, assume un contegno provocante; ma nessuno vuol attaccar briga con lui, per il timore di dover prendere il suo posto. Egli acquista perciò gran prestigio e viene nominato sceriffo. In tale qualità scopre ed assicura alla giustizia una pericolosa banda di malviventi, e dopo aver sistemato tutto nel miglior modo, può finalmente abbandonare il paese col fido Gianni.