Il disastro di Chernobyl ha portato morte e distruzione nel mondo, spazzando via ogni forma d'arte nonché i documenti che ne potevano testimoniare l'esistenza. William Shakespeare Jr. V (Peter Sellars) lascia la Danimarca e si reca in Svizzera per ritrovare le grandi opere perdute del suo antenato. Incontra un regista intento a scrivere una sceneggiatura su Re Lear, salvo scoprire che in realtà non narrerà le gesta del mitico personaggio bensì del mafioso Don Learo (Burgess Meredith) e di sua figlia Cordelia (Molly Ringwald). Il dramma shakespeariano secondo Jean-Luc Godard prende la forma di una versione metacinematografica che fa dell'originalità la propria esondante forza. La formula del film nel film si traduce in una stravagante opera sperimentale del cineasta francese, tra commedia, fantascienza distopica e un apprezzabile, geniale follia come ingrediente collante. E così costruisce un ponte virtuale fra passato e futuro, analizzando il presente quale finestra in parte autobiografica che coinvolge lo stesso Godard. L'ispirazione finale non giunge dal “Re Lear” del drammaturgo britannico ma da un corto di 26 minuti, “Meetin' WA”. Film nato nel 1987, distribuito soltanto nel 2002.