Asolo, marzo 1945. In un?alba reale e metaforica da "fine del mondo", Livia Mazzoni (Anna Galiena), l'avvenente moglie di un papavero del Minculpop (Antonio Salines), sale nella macchina di Ugo Oggiano (Franco Branciaroli), un avvocato suo spasimante nonché sicofante del marito. Deve raggiungere a Venezia l?amante Helmut Schultz (Gabriel Garko), un tenente delle SS bello e dannato come un dio pagano, col quale sta vivendo una incandescente storia d'amore. Durante il viaggio Livia rievoca le tappe salienti della devastante deriva sessuale che ha travolto la sua vita e il suo destino, risucchiandola nel gorgo di perdizione della Venezia sibaritica e bituminosa degli ultimi mesi della guerra, tra trafficanti, ufficiali, nababbi, gerarchi, pescecani, gagarelli e avventurieri d'ogni risma e colore. Ma una sorpresa l?attende all?arrivo a Venezia, una sorpresa in cui le sconfitte personali dei protagonisti s'intrecciano con quelle pubbliche degli eventi storico-politici alla resa dei conti.