Max Beissart, un direttore d'orchestra separatosi da Anna Crowley (che fa parte di un complesso sinfonico in qualità di violinista) lascia a lei e al di lei innamorato Walter Flelding (legale di un bizzarro gruppo rock) il proprio alloggio a New York. Tornato all'improvviso Max da una delle sue "tournee", i due decidono di comprarsi un appartamento. Mettendo in comune i propri risparmi, si impegnano per 200.000 dollari con una vecchia signora un po' svitata e lamentosa, la quale partendo cede loro la sua villa di periferia, arredo compreso e prato circostante. " il classico bidone: la scala interna crolla quasi subito, gli impianti sono obsoleti, le tubature saltano e nulla sembra funzionare. Cocciutamente i due innamorati insistono nelle riparazioni (costosissime), affidate ad un'impresa che è più una banda di gente curiosa, che di scrupolosi artigiani. Gli sfasci continui ed il susseguirsi delle riparazioni sono tali e così snervanti, che anche l'amore sembra vacillare ed uscirne compromesso per sempre. Intanto Max è tornato un'altra volta a New York e l'ex-marito non nasconde ad Anna il proprio sincero desiderio di riprendersela con sé. La vittoria spetterà, tuttavia, al giovanotto, geloso, sì, ma ormai ancor più sicuro dei propri sentimenti e di quelli di Anna: con la quale convolerà a nozze, a lavori nella villa ormai ultimati, sulle note dell' "Inno della gioia" della "nona" di Beethoven, diretto da Max, che ormai ha accettato di buon animo la nuova realtà delle cose.