Il gladiatore Spartaco organizza una rivolta con l'intenzione di raggiungere un paese libero. L'esercito degli schiavi, comincia a dare serie preoccupazioni al Senato romano che decide di fermarlo. Ma Antonino, grande amico di Spartaco, avverte che una legione romana sta avanzando. Grazie a questo, Spartaco riesce, in una imboscata, a sconfiggerla, dirigendosi poi verso il sud. Non essendo perņ riuscito a corrompere dei pirati arabi per ottenere in cambio alcune navi, non gli rimane che una alternativa: attaccare Roma. La guerra tra le armate di Crasso ed i 60.000 schiavi ha inizio. Decine di migliaia di uomini vengono massacrati in una immane lotta e Spartaco viene sconfitto. Crasso fa crocifiggere tutti i prigionieri, ad eccezione di venti, che si dovranno battere a meno che non rivelino il nascondiglio di Spartaco. Questi allora gli si presenta ridotto in uno stato pietoso, a causa delle ferite e della lunga marcia; obbligato a combattere nella arena con Antonino, dopo averlo ucciso, viene inchiodato su una croce e posto vicino ad una delle porte di Roma. Spartaco, con gli occhi sbarrati dal dolore ma nello stesso tempo colmi della luce del trionfo, segue la biga che porta sua moglie Varinia e suo figlio verso un avvenire migliore.