Joshua Shapira, un killer originario del quartiere ebreo newyorkese di Little Odessa, vi ritorna per eliminare su commissione un gioielliere iraniano, e ne approfitta per rientrare in contatto con la famiglia, che non vede da quando, anni prima si è dovuto allontanare dopo aver ucciso il figlio del boss Boris Volkov. Tramite il fratello Reuben, che sta dalla sua parte, riesce a visitare la madre malata, Irina, per la quale nutre profondo affetto, mentre ha un rapporto assai deteriorato col padre, Arkady, che ha da tempo un'amante. Ritrova anche Alla, la sua ex ragazza, con la quale riprende l'antica relazione. Assoldata una squadra di malviventi, ex amici di quartiere, organizza la spietata esecuzione del gioielliere iraniano, il cui cadavere viene bruciato in una discarica. Al fatto assiste Reuben, che si impossessa della pistola, lasciata sul posto. Acuitasi la crisi col padre che, preoccupato, ha malmenato Reuben, Joshua lo porta in periferia e si trattiene a stento dall'ucciderlo. La madre intanto muore; Volkov è già sulle tracce, ed il padre, per vendicarsi, lo denuncia al mafioso, che lo insegue con i suoi uomini. L'amico Sasha ha sentore della cosa e corre a casa di Alla, dove sa esserci Joshua. La giovane viene uccisa dai killer, che uccidono anche lui, mentre Reuben riesce ad eliminare uno dei sicari prima di cadere crivellato dall'altro, a sua volta ucciso sa Joshua, allarmato dagli spari. Egli trascina il cadavere del fratello al forno della discarica e lo brucia.