La contessa Elisabeth Nagy, vedova imbruttita dall'incipiente vecchiaia, s'accorge che i bagni nel sangue di giovani donne hanno il potere di ringiovanirla e di ridarle la perduta avvenenza. Il loro effetto, però, è di breve durata: per rinnovarlo, ella ha bisogno di procurarsi ogni volta una nuova ragazza da uccidere e dissanguare. Mentre a questo provvedono il suo castaldo ed ex amante Dobi e la governante Giulia, Elisabeth spacciandosi per la propria figlia Ilona (da lei tenuta prigioniera in una capanna nella foresta) si fidanza con un giovane ufficiale, il tenente Umre Toth. Dopo aver ucciso l'anziano bibliotecario del castello, che aveva scoperto il segreto di Elisabeth, il geloso Dobi lo rivela a Imre. Riuscita, con un inganno, a tenere il giovane egualmente a sé, e a condurlo all'altare, la contessa subisce, proprio durante la cerimonia nuziale, una orrenda metamorfosi. Terrorizzata testimone dell'accaduto, Ilona (che, riuscita a liberarsi, stava per abbandonare il castello di Imre) viene assalita dalla madre, assettata di sangue. Per difenderla il tenente muore. Ormai smascherati, Elisabeth, Dobi e Giulia sono consegnati al boia.