Calcutta, anni '30. Squattrinato e senza un lavoro fisso, con ambizioni letterarie ancora insoddisfatte, Apu sposa Aparna, che muore di parto: dopo la scomparsa della sorella e dei genitori, Apu affronta ancora la morte di una persona amata, ma questa volta è adulto e il dolore è più intenso.
Con questo film di Satyajit Ray, il più grande regista del cinema indiano, chiude la cosiddetta “trilogia di Apu”, iniziata con Il lamento sul sentiero e proseguita con Aparajito.