Dopo che suo padre è stato assassinato durante gli anni ottanta da un crudele serial killer, ribattezzato Canepazzo dai media del tempo, il giovane Marco Costa (Gian Marco Tavani) ha deciso di studiare criminologia per riuscire a far luce sulla vicenda. Secondo le cronache, Canepazzo è morto suicida nel 1986 ma questa tesi non convince Marco, il quale attraverso alcuni indizi ritrovati sospetta che la verità sia ancora più complessa e spaventosa, e comunque tutta da riscrivere. A dargli manforte è anche David Moiraghi (Giuseppe Schisano), un giovane giornalista che ha sviluppato un particolare attaccamento alle vicende che vedevano protagonista il pericoloso assassino.