In occasione del cinquantenario della morte del compositore lucchese (nel 1973), Bolchi racconta la vita del grande compositore Giacomo Puccini e ne ripercorre aspetti privati ed estro artistico-musicale. La vena sentimentale e romantica dell'artista viene resa con efficacia ed inserita in un più esteso contesto che si sofferma sulle note di costume e sulle riflessioni sociali ed estetiche. Con la sua musica ed i suoi melodrammi Puccini è il solista di un coro che gli gravita intorno. Strepitoso Alberto Lionello nel ruolo del Maestro. Grande merito va dato alla sceneggiatura di Dante Guardamagna che ha delineato i caratteri del personaggio sottolineandone in modo particolare la psicologia. Schiettezza tutta toscana nei modi, ironia, voglia di divertirsi e godersi la vita purché lontano dalla mondanità, urgenza creativa, passione e inconfessata deferenza verso la figura femminile. Il tutto sorprendentemente condito con una perenne, sottile irrequietezza che lo accompagna in ogni gesto. Questo è Puccini, fragile uomo prima ancora che musicista.