In Provenza nel 1831, Angelo Pardo, "carbonaro" piemontese fuoriuscito, deve fuggire all'agguato tesogli dal confratello ed amico d'infanzia Paolo Maggionari, vendutosi alla polizia segreta austriaca che guida sulle tracce dei patrioti fuggiti in Francia. Si dirige verso Manosque, per avvisare il compagno Giuseppe del pericolo. Incontrato un medico dedito alla cura del colera che gli muore tra le braccia, giunge in città, dove è inseguito dalla folla che lo crede un untore e le spie austriache guidate da Paolo. Fuggito per i tetti, si cala in una casa dove incontra una giovane donna che lo rifocilla e lo ospita. Raggiunto Giuseppe in montagna, Angelo viene incaricato di rientrare in Italia, a Milano, col denaro per sovvenzionare la rivolta. Mentre Paolo muore tra le sue braccia di colera, Angelo ritrova la giovane donna e la scorta verso le Alpi. I due bivaccano, incontrano un "medicone" che li guida a Mongex, dove Angelo scopre che la donna è Pauline De Théus, mentre il sindaco rivela alla donna che il marchese suo marito è andato a Manosque per cercarla. Lei decide di ritornarvi, nonostante le suppliche di Angelo che assiste impotente all'arresto e alla reclusione della donna in un lazzaretto, dove anche lui si fa rinchiudere e dal quale, causando un incendio, fugge di nuovo con lei. I due sono ormai vicino a Théus, e passano la notte in una villa dove, pur consci del sentimento che ormai li lega, non cedono alla passione. Lei ha un attacco di colera, dal quale Angelo, frizionandola disperatamente con l'alcol, come ha visto fare al medico, la salva. Debolissima, la donna raggiunge finalmente il castello e ritrova il marito. Angelo parte per Milano ed è protagonista del primo Risorgimento: Pauline riceve con ansia e gioia la sua prima lettera: la loro è stata una pura amicizia.