A Liegi, nel Sud povero del Belgio, Igor, giovane meccanico, aiuta il padre Roger nei traffici illegali di manodopera di immigrati clandestini finché la caduta da un'impalcatura del tunisino Hamidou, lasciato morire dal padre per evitare grane con la legge, gli fa acquisire coscienza di quel che è e quel che fa. Quest'uscita da uno stato di innocenza criminale e complice corrisponde in Igor a una rivolta contro il padre, alla scoperta dell'umanità dei diversi, a una metafora del rapporto Nord-Sud.