Nel marzo del 1944 dodici militari tedeschi muoiono in un attentato compiuto dai partigiani in via Rasella, a Roma. La rappresaglia attuata dal colonnello Kappler, con l’aiuto del questore di Roma Caruso, è terribile. Alcuni civili vengono catturati nel quartiere dell’agguato, si pesca poi tra i detenuti politici e anche tra i detenuti per reati comuni fino a compilare una lista di centoventi persone, destinate alla morte per rappresaglia che si consumerà nell’eccidio delle Fosse Ardeatine.