Don Camillo, ottimo sacerdote, ma un po' troppo impulsivo, viene trasferito da un piccolo paese della Bassa Padana, del quale č stato per anni il beneamato parroco, in un paese sperduto di montagna, dove trova ad accoglierlo una canonica inospitale ed una chiesetta semidiroccata. Don Camillo, che nella nuova residenza si sente orribilmente solo, pensa con nostalgia al Crocifisso dell'altar maggiore, nella sua antica parrocchia, dal quale gli giungevano salutari ammonimenti. Ma anche gli antichi parrocchiani sentono la mancanza del dinamico, battagliero parroco e il suo eterno avversario, il sindaco comunista Peppone, non riuscendo a piegare l'ostinazione di un latifondista, che impedisce l'esecuzione, nelle sue terre, di necessarie opere di difesa dalle inondazioni, si rivolge al Vescovo per ottenere il ritorno di Don Camillo, nel quale č certo di trovare un alleato. Appena tornato, il bravo sacerdote trova modo di destare l'entusiasmo popolare con uno dei suoi soliti colpi di testa; e ben presto si rinnovano gli attriti fra il parroco e i rossi, capeggiati da Peppone. Ma quando il Po travolge gli argini e minaccia il paese, Don Camillo e Peppone gareggiano nell'adoperarsi e prodigarsi per il bene comune; e la collaborazione varrā a creare nuovi vincoli tra i due vecchi avversari, alimentando la loro reciproca stima ed amicizia.