Sulla allegra piazza di un paese spagnolo sciamano le operaie della manifattura dei tabacchi: č l'ora del cambio della guardia del distaccamento di dragoni della vicina caserma. Irrompe in scena Carmen, sensuale e scatenata gitana, che canta e danza da par suo. Il brigadiere don Josč ne č affascinato né basta a distoglierne gli sguardi la graziosa e giovane Micačla, che da lontano viene a portargli i saluti ed il bacio della madre, la quale desidera che egli la prenda in sposa. Un improvviso e sanguinoso diverbio fra una sigaraia e Carmen movimenta la scena: per ordine del suo capitano, don Josč porta Carmen in prigione. Ma l'opera di seduzione continua e i due fuggono insieme sulle montagne, dove don Josč, tra contrabbandieri e gitane, diventa un fuorilegge. Micačla, avventuratasi sui monti per liberarlo dall'incantesimo che pare averlo stregato e strapparlo a Carmen, deve dichiararsi sconfitta e partire sconsolata. Compare poi all'orizzonte Escamillo, un celebre torero, del quale Carmen fa presto ad incapricciarsi. Spirito libero quale essa č, insofferente di ogni tentennamento altrui, essa arriva ad irridere don Josč che, pur languendo per lei, non vuole disertare e sempre pių si chiude in una cupa gelosia. In un duello notturno con il torero, questi lo risparmia: Carmen ormai disprezza il brigadiere e volubilmente punta le sue carte su Escamillo. Nell'arena di Siviglia si svolge una delle consuete tauromachie. Carmen č stata invitata da Escamillo ed arriva con due gitane sue amiche, per ammirare il torero nella sua lotta contro il toro. Don Josč, arrivato anche lui sul posto, chiama fuori del recinto Carmen, per offrirle ancora una volta il proprio amore. Ma ogni suo sforzo č vano. Mentre Escamillo uccide il toro in un tripudio di evviva, don Josč, accecato dalla passione e dalla sua gelosia, pugnala Carmen e si consegna alla giustizia.