Il film ha inizio a Mosca dove Vladimir, giovane sassofonista di un Circo, combatte ogni giorno con i problemi inerenti alla vita della sua città. Quindi abita in una casa di una sola stanza insieme al padre, alla madre, al nonno ed alla sorella: è costretto a file interminabili per comperare scarpe che non sono neppure della sua misura; deve fare altre code per la carta igienica che appare così preziosa da costituire oggetto di regalo, ed infine, viene anche minacciato dal K.G.B., la Polizia politica russa. Ma un giorno il suo Circo parte per New York per una serie di spettacoli e Vladimir, insieme al suo amico Anatoly, andrà in America. Anatoly, che da sempre sogna la vita americana, al momento opportuno, non ha il coraggio di mettere in atto i suoi progetti di fuga e Vladimir, all'improvviso, raccoglie la fiaccola lasciata cadere dall'amico e in una corsa mozzafiato nei magazzini Bloomingdale, riesce a sfuggire al suo gruppo e a mettersi sotto la protezione della polizia americana e di un terzetto che, da quel momento in poi, gli sarà sempre vicino. Si tratta di un giovane di colore che lo ospiterà nella sua casa, anche qui di una sola stanza abitata da tutta la famiglia: di una graziosa messicana che sarà la sua ragazza e di un azzeccagarbugli che diventerà il suo avvocato. Vladimir ottiene la cittadinanza americana ma la nostalgia per la sua patria non lo abbandona; il lavoro che riesce ad avere è umile e la sua ragazza non vuole sposarlo. Quando, una sera, viene derubato da due ladruncoli, la sua delusione esplode in una rabbia che lo porta a chiedersi se la libertà non sia, comunque, una vana aspirazione. "No, l'America è il paese dove tutto è possibile, dove la libertà e la felicità dell'uomo son protette", questo gli rispondono un compatriota russo, un vecchio cinese e un uomo di colore presenti al suo sfogo. E Vladimir se ne convince. Trova infine lavoro come musicista in un locale notturno e la sua ragazza torna da lui con propositi di convivenza e di amore duraturo. Il film si chiude sull'immagine di Vladimir che in una bella mattina suona per gioco il suo amato sassofono per strada, esprimendo così la sua gioia di vivere in un Paese dove "tutto è possibile".