Daniel Dravot, ex-sottufficiale dell'esercito inglese, e il suo collega Peachy Carnehan, entrambi massoni, decidono, svanita ogni altra possibilità di far fortuna in India, di conquistarsi un regno tra le montagne del Kafiristan: una regione ignota agli europei ma sulla quale, piu' di venti secoli prima, aveva dominato Alessandro Magno. Chiamato a testimone della loro impresa il giornalista Rudyard Kipling, Daniel e Peachy si mettono in viaggio, con un carico di fucili, verso la loro "terra promessa", che raggiungono finalmente dopo aver superato fiumi, montagne e ghiacciai. In virtu' della loro esperienza militare riescono facilmente a imporsi sulle popolazioni locali, unificandole sotto il loro dominio. Grazie, poi, al simbolo della massoneria che porta al collo e che è del tutto eguale a quello scolpito su un antico sarcofago custodito dal Gran Sacerdote di Nicandergal - la città santa del Kafiristan - Daniel viene addirittura ritenuto un dio, discendente da Alessandro Magno, e incoronato re. Diventato, come tale, proprietario di un immenso tesoro, egli decide, contro il parere di Peachy, di non fuggire col favoloso bottino, ma di restare poichè è convinto di avere sul serio una missione divina da compiere. Commette, pero', l'errore di volersi sposare: il giorno delle nozze, infatti, la sua umana vulnerabilità viene scoperta, per cui sacerdoti e popolo si rivoltano contro l'impostore e lo gettano da un ponte. Si salva, invece, Peachy, e sarà dalla sua bocca che Kipling apprenderà la loro storia.