Carovane di profughi si ritirano frettolosamente in Francia di fronte all'avanzata delle truppe tedesche. In seguito al mitragliamento dell'aviazione nemica, Paulette, piccola parigina di cinque anni, perde i genitori, coi quali seguiva la ritirata, e si trova a vagare sola, stringendo tra le braccia il cagnolino morto. Così l'incontra Michel Dollè, un contadinello poco più anziano di lei, il quale la guida alla casa dei suoi genitori. Paulette trova in Michel un caro compagno dei suoi giochi infantili: i due bimbi sono rimasti profondamente impressionati dagli spettacoli di morte, visti in un'età così tenera, ed anche i loro giochi ne conservano l'impronta. Presso un vecchio molino hanno seppellito il cagnolino di Paulette e presso la sua fossa hanno continuato a seppellire piccole bestie morte. Poi per dare a questo strano cimitero un aspetto che lo faccia assomigliare a quelli dei grandi, hanno incominciato ad ornare le fosse con croci sottratte al cimitero del borgo. Col tempo i loro maneggi sono notati e la cosa provoca scandalo. Michel viene punito e Paulette è affidata ad una custode, ma la bimba sfugge alla sua tutela e si perde tra la folla.