Il ricco Emanuele Lo Curcio, alla sua morte, lascia tutti i suoi beni alla figlia naturale Domitilla. Delusione e rabbia da parte dei suoi numerosi parenti, indebitati fino al collo, i quali, ospitata la ragazza, tentano con ogni sorta di raggiri di spogliarla dell'eredità. Fatica vana, poiché a Domitilla, che è una suora, dei soldi non importa nulla: tant'è vero che cede il patrimonio al giovanissimo Aldo, il solo dei suoi parenti a non essersene preoccupato, lasciando a lui decidere, una volta raggiunta la maggiore età, che uso farne.