Uomo d'affari di successo, Carlo Ferrante si ritrova in realtà con un passivo di alcuni miliardi in sede di bilancio. La banca gli ha rifiutato i finanziamenti e coloro che tra gli amici sospettano la bancarotta gli rifiutano prestiti. Quanto alla bella ed aristocratica moglie, Simona, non appare disposta a cedere nulla delle sue numerose proprietà per aiutare il consorte. Con ansia, Carlo contatta uno spregevole individuo che i miliardi glieli dà senza interessi, ma ad una condizione: l'uomo d'affari dovrà non solo riciclare denaro di origine mafiosa, ma uccidere il commercialista Benelli che da tempo ha collaborato con la Magistratura, facendo rivelazioni contro i mafiosi. Sia pure riluttante, Ferrante viene installato in un appartamento antistante la residenza di Benelli (con la moglie Irene e due figli in tenera età), dotato di cannocchiale e di spie microfoniche, in attesa del momento favorevole per sparare alla vittima designata. Vistolo uscire di casa con i figli, e non protetto dalla polizia Carlo uccide Benelli in mezzo alla folla, costantemente controllato, a sua insaputa, da un torvo scagnozzo. Carlo comincia a corteggiare la vedova e ad affezionarsi ai piccoli Benelli, per poi innamorarsi della donna e lasciare casa e famiglia. Per la verità Irene non lo ama e lo dice al tenacissimo innamorato, ma intanto polizia e Magistratura sono stati fortuitamente messi su di una pista fruttuosa, dato che le indagini per il delitto Benelli sono ancora aperte: una perdita d'acqua nell'alloggio già occupato dallo spione-criminale ha determinato un accesso e tutte le scoperte conseguenti (cannocchiale in primo luogo). Recatasi nella nuova abitazione che Carlo ha comprato per sè, con l'intenzione d'utilizzarlo per lei e i suoi figli, Irene smarrita e tradita atrocemente si rifiuta di continuare la relazione con un mentitore e assassino che ha osato professarle il proprio amore. Lo invita dunque a sparire per sempre e fugge da Carlo. Ma appena uscita, la donna sente echeggiare alcuni colpi di rivoltella: Ferrante è stato ucciso. La mafia non può tollerare killer imprudenti, scomodi e pericolosi testimoni di riciclaggi e delitti.