L'industriale veneto La Noce ha una fabbrica di formaggi che inquina un fiume presso Catania. Grossolano e spregiudicato, aiuta, traendone vantaggio, una città per ragazzi diretta da un monsignore maneggione. Per scongiurare i rigori della legge antinquinamento gli occorrono i favori dell'onorevole Pedicò, che è solito dare una mano a chi gli cede la moglie. Ma quella di La Noce, è una religiosa e scarsamente appetibile. Per cui il segretario dell'industriale, rag. Albertini, la sostituisce con ''Cocò'', una prostituta. Nel vagone letto fra Roma e la Sicilia, e poi nella villa dell'onorevole, alcuni equivoci mandano all'aria i progetti. Risultato: il caseificio cade nelle mani del protettore della prostituta mentre il ragioniere ridotto a fare il protettore di Cocò, tornata al suo mestire, viene ucciso da un concorrente.