Sospeso dal servizio per i suoi metodi poco ortodossi, il commissario Giorgio Caneparo decide di vendicare, agendo in proprio, la morte di un collega assassinato. Riuscito ad introdursi nel mondo della malavita, partecipa, come autista, ad colpo in banca organizzato da un uomo che si fa chiamare Padulo.Caneparo, sapendo che le gesta della banda facevano parte di un piano eversivo, mirante a favorire l'avvento di un regime autoritario, scopre che il presunto Padulo è, in realtà, un editore fascista di Bergamo che agisce per conto di qualcuno che si tiene nell'ombra. Con uno stratagemma, Caneparo riesce a dare un volto anche a quest'ultimo, si tratta di un alto funzionario di polizia, così dopo aver respinto un suo invito ad entrare nell'''organizzazione'' eversiva, lo uccide.