Mentre funge da giudice in un concorso di bellezza, il prof.Totò si innamora perdutamente di una collega della giuria e la chiede in moglie. Per levarselo dai piedi, essa mette una condizione al proprio consenso: lo sposerà solo se sarà vincitore nel Giro d'Italia. Totò, che non ha mai inforcato una bicicletta, è disperato e grida che venderebbe l'anima al diavolo, pur di vincere il giro. Ed ecco che il Diavolo gli appare: accetta il mercato e gli presenta un contratto, ch'egli firma. Il prof. Totò s'iscrive al giro e vince una tappa dopo l'altra sbaragliando gli avversari. Mancano solo due tappe, quando il Diavolo gli appare, esortandolo a prepararsi al trapasso: una clausola del contratto stabilisce infatti che, trascorsa un'ora dalla vittoria, Totò gli debba consegnare l'anima. Totò è di nuovo disperato e, d'accordo con la fidanzata, che ora ricambia il suo amore, fa il possibile per non vincere; ma non gli riesce. Intanto il Diavolo va ad aspettare a casa sua, dove sotto gli occhi della madre, allinea tre pupazzetti sopra un tavolino, asserendo che il professore sarà in testa finchè lui, il Diavolo lo penserà così. Ma l'astuta donna mesce al Diavolo un sonnifero e rovescia il pupazzetto che simboleggia Totò. Nello stesso istante questi cade e viene eliminato. L'anima di Totò è salva.