Arduino Buongiorno, impiegato ministeriale, che conduce una vita modesta e monotona al fianco di una moglie sempre affaticata e trasandata, ha l'occasione di conoscere una mondana, Iolanda, e, dopo qualche esitazione, accetta un appuntamento in casa di lei. Ma resta deluso, perché essendosi recato, all'ora stabilita, all'indirizzo indicatogli, nessuno risponde alle sue ripetute scampanellate. Il giorno dopo, quando apprende dai giornali che nell'appartamento di via Padova 46, al quale egli ha cercato inutilmente di aver accesso, è stata uccisa una mondana e che la polizia cerca attivamente l'assassino, Arduino, che si ricorda di esser stato osservato con curiosità dagli inquilini del palazzo, è preso dal panico. I suoi sonni sono agitati e pieni di incubi e quando per caso incontra una compagna di Iolanda, il suo atteggiamento fa credere a costei che egli sia l'assassino. Piena di simpatia per l'uomo, che, secondo lei, ha ucciso per passione, essa lo mette a contatto con uno pseudo avvocato, che dopo avergli spillato dei denari, lo consiglia di allontanarsi. Arduino decide di fuggire in Sardegna; ma avendo appreso all'aeroporto che il vero assassino è stato arrestato, torna a casa, ben lieto di poter abbracciare sua moglie, della quale s'accorge d'essere ancora innamorato.