Assunta Spina è una bella popolana di Napoli, appassionata e civetta. E' padrona di una stireria ed ha per amante Michele, macellaio, il quale, in un accesso di gelosia, la sfregia. Viene arrestato e condannato a due anni, benchè Assunta tenti di salvarlo, affermando, al processo, che è stato un altro a sfregiarla. Dopo la condanna, Assunta viene avvicinata da un giovane cancelliere del tribunale, che le offre i suoi servigi, per ottenere che Michele possa scontare la pena a Napoli. Quando si rende conto delle vere intenzioni del cancelliere, Assunta rifiuta il di lui aiuto; ma poi non vedendo altra via, accetta. Essa va ogni giorno alla prigione per veder Michele; ma diventa l'amante del cancelliere, benchè costui abbia moglie e figli, e quando quello, stanco della tresca, mostra di volerla troncare, essa si ribella appassionatamente. Una notte, mentre aspetta il cancelliere, cui ha rivolto un disperato appello, le si presenta Michele, appena uscito di prigione. Michele, che nulla sospetta, esalta la generosa bontà del cancelliere: Assunta, esasperata, gli rivela la verità. Michele afferra un coltello, affronta il cancelliere, l'uccide e fugge. Quando giunge un agente, Assunta dichiara di esser stata lei ad uccidere.