La guerra sorprende Sergio, direttore appassionato di una centrale elettrica dell'Italia centrale, e la sua famiglia nel giorno del compleanno materno. Al suo ritorno, dopo cinque anni, di cui tre di prigionia, trova la centrale distrutta; il terreno attorno minato e la famiglia smembrata. Nel paese infatti vive solo la madre ed un figlio, tornato dalla guerra con una gamba di meno. Gli altri e cioè il fratello minore e la sorella Luciana sono a Roma con un amico e con la signora Adele, una vedova a cui hanno deportato il figlio ancora ragazzo. Sergio vuol ricostruire la centrale e va a Roma, ma tutto si arena per la burocrazia. Il fratellino fa la borsa nera e Luciana guadagna facendo la ''segnorina''. L'amico invece di lavorare parla e va ai comizi; la signora Adele attende il figlio, ma cova vendetta contro il delatore. Nauseato di tanto fango Sergio torna alla centrale e cerca di fare qualche cosa. Lo seguono il fratellino e poi anche la sorella ravveduta. Adele pure riesce a vincere la disperazione e la brama di vendetta e forse si lascerà consolare da Sergio per tutta la vita