Il protagonista è un professore universitario di Diritto, un quarantenne affascinante, intelligente, ironico, socialmente e professionalmente molto affermato. Non sorprende che sia corteggiato dalle donne, verso le quali mostra un'accorta disponibilità. Ma da subito ci appare anche come un personaggio chiuso in sé, rinserrato nelle sue condizioni di ''privilegio'', vissute e usate come uno schermo difensivo frapposto tra sé e la '' volgarità e insensatezza della realtà'', verso la quale ha un atteggiamento di totale e aristocratico rifiuto. Il protagonista vive al riparo nella torre d'avorio che si è costruita e sembra che nulla potrà mai violarne le difese.
Per preservare questo acceso individualismo, non esita a reprimere i propri sentimenti e sacrificare quelli degli altri. Fino a troncare, senza una ragione plausibile, la relazione che ha con Silvia, una giovane donna disperatamente innamorata di lui. Ma il destino s'incarica di incrinare il perfetto sistema di regole messo a salvaguardia della sua vita: nelle tasche di un giovane suicida - che si scopre essere un suo assiduo studente - la polizia trova un foglio di carta con il nome e il telefono del nostro protagonista. A partire da questo momento, niente sarà più come prima.
La vicenda vira verso il giallo, ed è comprensibile che il racconto si fermi qui. Ciò che conta è che la realtà, tenuta accuratamente a distanza, infiltratasi accidentalmente nella vita del protagonista, ora la invade completamente e la stravolge.