Il Lubitsch touch, il tocco alla Lubitsch, ha segnato un’epoca del cinema statunitense. Tra i primi registi ad avere l’onore del “nome prima del titolo” sui manifesti e nei cast, Ernst Lubitsch era emigrato a Hollywood nel 1923, quando l’industria americana andava setacciando il cinema europeo strappandogli i nomi più prestigiosi. Maestro di registi tra i più interessanti del dopoguerra, direttore di attori eccelso, Lubitsch è tutto da riscoprire, anche (e soprattutto) attraverso i suoi film meno conosciuti.
FRA LE TUE BRACCIA (Cluny Brown, 1946)
Ritratto d'ambiente e di classi sociali feroce e divertentissimo. Cluny è un'ingenua fanciulla londinese che va a lavorare come cameriera nella villa di un'aristocratica famiglia. Lì incontra uno scrittore cecoslovacco esiliato per le sue idee antinaziste (siamo alla vigilia del secondo conflitto mondiale). L'amore, quasi senza che se n'accorgano, sboccerà tra i due… Battute sagaci a raffica, spirito frizzante, ironia doc, buon ritmo, attori perfetti. Il tocco di Lubitch colpisce ancora: impossibile perdersi questa perla di umorismo, vero piacere per l'intelligenza!
LA BAMBOLA DI CARNE (Die Puppe, 1919): (film muto con didascalie in italiano) Una delle più gradevoli commedie ispirate ai racconti fantastici di Hoffmann. Timidissimo con le donne e terrorizzato alla prospettiva delle nozze, il nobile Lancelot, dovendo sposarsi per ubbidire alla tradizione di famiglia, pensa di assolvere l'ingrata incombenza inscenando un finto matrimonio con una bambola meccanica indistinguibile, sotto ogni aspetto, da una graziosa donna in carne ed ossa. Ma una intraprendente ragazza si sostituisce all'automa all'insaputa dello sposo…
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