- “Il Processo di Norimberga” (Sud narodov), un film sovietico del 1946, il regista trovò la possibilità di ampliare l’ambito tematico dell’opera strutturando il metodo cosiddetto delle “conclusioni” tratte dallo spettatore,
al di là della mera cronaca dei fatti, attraverso l’approfondimento del tema con l’aiuto di episodi aggiuntivi. A questo scopo, nel film fu largamente utilizzato materiale di cronaca sia straniero sia girato al fronte da cineoperatori
sovietici. Un tale procedimento nel montaggio, usato in precedenza anche dal grande regista Dovzhenko, si rivelò legittimo e costituì l’unico mezzo per mostrare sullo schermo non un racconto ridotto agli atti processuali,
ma per creare nel film quella tensione, quella profonda angoscia in cui il riassunto degli avvenimenti storici si unisce ad altri drammatici episodi, testimonianza che, con inesorabile attendibilità,
smaschera coloro i quali siedono sul banco degli imputati.
- “Nessuno sfuggirà”, pellicola di De Toth (presentata qui in versione originale con sottotitoli in italiano), è un'opera veramente singolare, in quanto racconta il secondo conflitto mondiale, ma lo fa quando esso
è ancora in corso, nel 1944. Questo film, di esplicita propaganda antinazista, è ambientato a Varsavia, ma prefigura il processo di Norimberga del 45. Fin dal titolo è possibile percepire il tono di denuncia nei confronti
delle atrocità disumane, e la rabbia suscitata dagli orrori dell'invasione della Polonia del 1939. Un'opera troppo complessa per essere incasellata in una precisa dinamica di genere, la geometrica struttura in flashback offre un punto
di vista che si alterna continuamente tra il soggettivo e l'oggettivo, con i racconti dei testimoni prima e la cinepresa sulle vicende senza voce narrante poi. Essendo prodotto durante la seconda guerra mondiale,
questo film gode di una prospettiva intima e contingente ineguagliabile. È percepibile lo spirito di ottimismo, che già si stava diffondendo, riguardo la fine del conflitto, la rivendicazione della giustizia e
soprattutto della libertà, osannata fin dall'inizio del film, “non c'è futuro senza libertà”. Nessuno sfuggirà: ogni criminale di guerra nazista risponderà delle proprie azioni!