In “THE TALES OF HOFFMANN” (I racconti di Hoffmann, 1951), il poeta Hoffmann racconta in 3 episodi (“Olympia” dove predomina il colore giallo, “Giulietta” il porpora, “Antonia” l'indaco) la sua folle ricerca della donna eterna che si risolve nella scoperta del male eterno…
Girato in enormi teatri di posa, con scenografie e costumi sfarzosi e sgargianti ispirati alla grande pittura. Il talento visionario della coppia Powell e Pressburger è al servizio dell'opera “Les Contes d'Hoffmann” di Jacques Offenbach (da cui è tratto il film): niente sceneggiatura, ma adesione totale alla partitura. Le trovate sceniche sono fenomenali, la tensione creativa dei due cineasti è ai massimi storici.
(Il film viene presentato in versione originale integrale restaurata con sottotitoli in italiano: l'edizione italiana dell'epoca aveva 44 minuti in meno che, in questa edizione sono stati reintegrati)
In “THE RED SHOES” (Scarpette rosse, 1948), Vicky Page è una giovane ballerina, a cui il celebre impresario Lermontov pronostica una carriera radiosa. Innamorata del giovane compositore Julian Craster, si lascia convincere da questi ad abbandonare Lermontov, che pure l'ha condotta al successo nel balletto "Scarpette rosse" ispirato alla favola di Andersen. Pentita, ritornerà indietro e, identificandosi nel personaggio di "Scarpette rosse" danzerà fino alla morte…
Sul materiale melodrammatico di base, Powell e Pressburger hanno costruito un'opera fiammeggiante per inventiva e visionarietà. I colori straordinari e i movimenti di macchina incantatori ne fanno un imprescindibile cult movie, simbolo del sogno al cinema. Oscar a musiche, costumi e scenografie.
(Il film viene presentato sia col doppiaggio in italiano, che in versione originale con sottotitoli in italiano)