Cresciuto nella periferia di Milano, Renato Vallanzasca inizia da adolescente la sua carriera di bandito insieme agli amici di sempre Enzo, Antonella, Giorgio e Fausto, finendo presto nella realtà del
carcere minorile.
Spregiudicato, incosciente e molto ambizioso, sfida il boss fino ad allora indiscusso Francis Turatello, mettendo in atto rapine sanguinose, il più delle volte finite in carneficine.
Nel 1985, detenuto nel carcere di Ariano Irpino con una condanna a quattro ergastoli per settanta rapine, quattro rapimenti, sette omicidi e numerose evasioni, è lo stesso Vallanzasca, ormai trentacinquenne,
a raccontare le sue imprese senza scrupoli, quasi con vanto e senza segno di rimorso alcuno.
Guadagnatosi il soprannome di Bel René, per il suo bell'aspetto e per il fatto che fosse considerato una sorta di idolo dall'opinione pubblica femminile, durante il carcere fu letteralmente inondato di missive
da parte delle ammiratrici che chiedevano di incontrare il boss della Comasina...