Sconvolto per non aver potuto salvare un procione, l'eccentrico acchiappa-animali Ace Ventura si ritira in un Ashram buddista, dove lo va a scovare Fulton Greenwall, addetto consolare della Nibia, che dietro pagamento di molti dollari lo convince a mettersi sulle tracce di un pipistrello sacro alla tribù dei Kakati, misteriosamente trafugato, e senza gli auspici del quale non si potrà celebrare il matrimonio intertribale tra un guerriero, figlio del capo dei Kakati, e la principessa Wachootoo, né scongiurare un sanguinoso scontro tra le tribù. Ace sospetta dapprima del proprietario di un Safari Park, Burton Quinn; poi, visto che voleva sì rubare l'animale ma è stato preceduto, si introduce in un rinoceronte finto per spiare le mosse di due bracconieri sospetti, restando chiuso nell'animale, del quale si libera usando "l'uscita" di servizio. Viene quindi narcotizzato dallo sciamano Wachitu, che lo sottopone a dure prove, come camminare sui carboni o lottare con un campione locale che lo maltratta assai, prima di lasciarlo andare. Scoperto il nascondiglio del sacro pipistrello Shikaka, tenta di depistare i due bracconieri sequestratori, ma viene legato su una zattera che precipita in una cascata. Salvatosi, va in "astrale" a incontrare il suo guru tibetano, che gli schiarisce le idee: in realtà il rapimento di Shikaka ed il conseguente conflitto tra le tribù nasconde le mire del console Vincent Cadby e di una multinazionale sul guano di cui il territorio dei Kakati è sovrabbondante. Il console fa arrestare Ace, ma questi con l'aiuto del leale Ouda chiede soccorso agli animali della giungla e afferrato nonostante il ribrezzo (i pipistrelli sembrano gli unici animali che non sopporta) Shikaka lo consegna allo sciamano appena in tempo per scongiurare il massacro tra Kakati e Wachitu. Ma quando lo sposo scopre che la principessa non è illibata Ace Ventura deve allontanarsi in tutta fretta